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Messaggio di avviso

 

-LA SANIFICAZIONE DELLE SUPERFICI ESTERNE IMPEDISCE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS?

 

Note:

Risposta ATS Monza Brianza a quesito su sanificazione ambientale (16 marzo 2020)

Linee guida e indicazioni tecniche ISPRA del 18 marzo 2020

 

Si sta discutendo molto sull'efficacia della sanificazione di aree esterne, quali strade giardini pubblici ecc.

Innumerevoli raccomandazioni ci ammoniscono di lavarci le mani e disinfettare le superfici spesso toccate nelle nostre case.

Ma qual è il modo più efficace per prevenire l'esposizione al virus?

Secondo un articolo pubblicato lo scorso 12 marzo 2020 sulla prestigiosa rivista Science (link), la COVID-19, si diffonde prevalentemente attraverso goccioline respiratorie invisibili inviate nell'aria quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Queste goccioline possono quindi essere inalate da persone vicine (a meno di 1 metro) o atterrare su superfici che altri potrebbero toccare, e quindi infettarsi se si toccano entro breve tempo con le mani gli occhi, il naso o la bocca.

Non c'e' al momento alcuna indicazione che si diffonda attraverso l'acqua potabile e le piscine.

STABILITA' DEL CORONAVIRUS RESPONSABILE DELLA COVID-19

Secondo un unico preliminare studio il virus persisterebbe, anche se con progressivo decremento, nell'aerosol generato da tosse o starnuto per un massimo di 3 ore e per 2 o 3 giorni su acciaio inossidabile e superfici in plastica non porosa; lo studio e' stato condotto in condizioni di laboratorio (aerosol in vaso di espansione chiuso) con temperatura e umidita' controllata, che potrebbero mimare l'ambiente interno.
Un'altra cosa e' l'ambiente esterno con differenti valori di temperatura, umidita', ossigeno e radiazioni ultraviolette.

SANIFICAZIONE ESTERNA

Il disinfettante più comunemente usato all'aperto è una soluzione molto diluita, non superiore al 0,025% (indicazioni EPA)  a causa della tossicita' (si veda sotto) di ipoclorito di sodio, o candeggina , per uso domestico.

In uno studio in cui e' sata valutata la resistenza di diversi coronavirus ai comuni disinfettanti vengono indicati come efficaci l'alcool al 70% e la soluzione di ipoclorito di sodio NON MINORE DELLO 0,1%.

Anche se efficace sulle superfici interne, non è dimostrato che la candeggina possa distruggere i coronavirus all'esterno o nell'aria. La candeggina stessa infatti si degrada velocemente sotto la luce ultravioletta (raggi UV del sole) e, dato il suo potere ossidante, per il semplice contatto con materiale organico (batteri, polvere organica, vegetali ecc) abbassando cosi' rapidamente il titolo di cloro attivo.

Peraltro, i raggi UV possono distruggere i coronavirus e l'esposizione al virus da contatto di bocca e naso con superfici esterne dovrebbe essere già  limitata (Nessuno lecca marciapiedi o alberi) e prevenuta da diverse misure igieniche quali il lavaggio accurato e frequente delle mani e del vestiario, o il lasciare le scarpe fuori di casa.

CONTROINDICAZIONI

Potrebbero esserci anche degli svantaggi nella diffusa sanificazione derivati del cloro, come la candeggina, in quanto altamente irritante per le mucose oltre che inquinante per l'ambiente; infatti, le persone esposte a disinfettanti spruzzati mostrano, tra gli altri disturbi, proprio di problemi respiratori, come riportato in due recenti studi condotti su personale anche ospedaliero e osservato anche in Cina a seguito del grande utilizzo di questa procedura.

Nel caso specifico del coronavirus, la mancata evidenza di efficacia del trattamento esterno non giustifica il rischio degli effetti avversi generati.

QUALI INDICAZIONI PRATICHE?

Pertanto le indicazioni al momento piu' valide si basano sull'osservazione che il contatto da persona a persona appare la via di trasmissione più accertata per COVID-19 ed e' quindi importante minimizzare questo contatto, Quindi,

 

PER LA PERSONA

-restare a casa se sei malato

-ridurre il contatto ravvicinato con gli altri

-assicurarsi di coprirsi la bocca se starnutisci o tossisci

-lavarsi le mani regolarmente per almeno 20-40 secondi

PER LA CASA

-lasciare fuori casa scarpe e borse per la spesa e areare giacche e giacconi usati all'esterno

-lavare spesso indumenti utilizzati al'esterno

-lavare spesso superfici e pavimenti con normali detergenti

Riferimenti

Does disinfecting surfaces really prevent the spread of coronavirusRobert F. Service, Science, March 2020

Aerosol and surface stability of HCoV-19 (SARS-CoV-2) compared to SARS-CoV-1Neeltje van Doremalen et al., MedRXiv, 2020

Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents, G.Kampf et al., J of Hospital Infection, 2020

 

 

A cura di Dr. Roberto Maggi, Facolta' di Farmacia , Universita; degli Studi di Milano